Molti genitori, soprattutto le madri, provano un’istintiva e insopprimibile preoccupazione per la salute, per le sorti, per la vita stessa di un figlio.
Frasi apparentemente innocenti come «quando arrivi chiama!» nascondono questa angoscia, questa aspettativa negativa.
Come tutte le paure, anche quella legata ai figli e a ciò che potrebbe accadere loro non è casuale ma guarda all’indietro: alle memorie sistemiche, al passato transgenerazionale, ai lutti, agli aborti, ai destini sospesi e irrisolti.
Queste proiezioni interferiscono con lo sguardo libero e spensierato dei genitori verso i figli, in modo che questa ansia, questa paura costante, divengono un disagio, un compito per i figli stessi.
Che si sentono in pericolo e devono gestire l’emozione e le paure dei genitori, rinunciando alla leggerezza.
In questa Biocostellazione guidata, andremo alla radice della paura, la contestualizzeremo nello schema sistemico della famiglia, la scioglieremo in un movimento d’amore più ampio che ci consente di guardare ai figli con fiducia e affidarli pienamente al grande movimento della Vita.
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